Una tavola imbandita con le migliori pietanze della zona, compreso il nostro celeberrimo vino, un risotto di ottima produzione, e, seduti attorno ad essa, cinque commensali a disquisire di sport, con tanto di chitarra ad accompagnare le gesta sportive degli sportivi presenti. Intorno a loro, la cornice del Teatro Smeraldo, a rendere ancora più attraente, se mai ce ne fosse stato bisogno, un argomento di così grande importanza.
Ha fatto tappa a Valeggio la trasmissione “Palla lunga e raccontare“, presentata e mediata da Raffaele Tomelleri e Serena Mizzon, con le musiche di Graziano Beghini, e con ospiti dal grande passato sportivo, come il campione di Rugby Mauro Bergamasco, il calciatore del “Verona dei miracoli” Gigi Sacchetti, ed il velista Mauro Pelaschier.
Introdotta dall’assessore Alessandro Remelli, che, parole sue, ha vissuto certe esperienze durante la sua carriera di allenatore di calcio, la serata, dal titolo “Figlio mio, devi divertirti. Non diventare un campione“, ha toccato temi come l’annoso rapporto genitori – figli – sport, oggi più che mai di spiazzante attualità. E così, attraverso le testimonianze degli ospiti presenti, abbiamo scoperto i diversi approcci adottati da ciascuno di essi per arrivare al successo. Se il padre di Pelaschier, a sei anni, lo lasciò solo in mare a scoprire la vela, quello di Bergamasco tentò addirittura di fargli praticare uno sport agli antipodi (risata generale, visto che si trattava di danza artistica), mentre, quello di Gigi Sacchetti, si “arrese” alla volontà di giocare a calcio del figlio, lasciandolo partire dalla natia Calabria per raggiungere, inizialmente, Asti.
Tre diverse testimonianze, tre diverse esperienze, che li hanno portati al successo, grazie al loro talento, alla loro professionalità, disciplina, e valori. “Oggi”, hanno sottolineato all’unisono, “si cerca in tutti i modi di far sfondare i propri figli, senza considerare che, oltre al talento, che rimane comunque essenziale, ci deve essere la possibilità di divertirsi”. Cosa che pare passata in secondo piano.
Per ognuno di loro, durante la serata, si sono proposti video delle loro imprese sportive.
Al termine della serata, risotto per tutti i presenti.